La Regione istituisce la Commissione tecnica sul sistema di tutela dei minori: al centro la protezione dei più piccoli
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Dopo l'inchiesta sulla Val d'Enza, 8 esperti da atenei di Bologna e Parma, enti locali, aziende sanitarie, coordinati dal milanese Giuliano Limonta
Una Commissione tecnica che valuti l'intero sistema di tutela dei minori, individui eventuali falle e distorsioni e avanzi proposte che rafforzino i meccanismi a protezione dei più piccoli, il solo e unico obiettivo da perseguire. Campo libero agli esperti per trovare nuovi anticorpi, andando oltre le sole competenze regionali, organizzative e di coordinamento, con la tutela diretta dei minori in capo ai Comuni, e nel pieno rispetto del lavoro della Magistratura, la sola ovviamente a poter disporre di poteri inquirenti.
Come anticipato dal presidente Stefano Bonaccini subito dopo l’avvio dell’inchiesta della Procura di Reggio Emilia sui presunti casi di allontanamento forzato di minori dalle proprie famiglie e abusi in Val d’Enza, tuttora in corso, la Regione istituisce un organismo tecnico che lavori sulla situazione in essere e sulle eventuali contromisure in termini di riorganizzazione dei servizi, compresi i meccanismi di affido, per quanto di sua competenza. Valutando ovviamente le procedure e i percorsi amministrativi adottati. I fatti emersi, le pesanti attività illecite ipotizzate e le “accuse gravissime della magistratura inquirente anche nei confronti dei professionisti del sistema pubblico e del privato sociale”, se confermati, si legge nell'atto di Giunta che istituisce la Commissione, sono infatti “ritenuti lesivi dei diritti dei minori e delle loro famiglie, nonché dell’immagine della Regione Emilia-Romagna e dell’intero sistema assistenziale”. E su questo, è confermato che la Regione si ritiene parte lesa e che si costituirà parte civile nell'ambito del procedimento.
Comunicato stampa AIMMF
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L’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia prende posizione, con un comunicato stampa, sui fatti di cronaca relativi ad indagini penali in corso presso la Procura della Repubblica di Reggio Emilia. Il comunicato è firmato da Maria Francesca Pricoco (Presidente dell'AIMMF) e Susanna Galli (Segreterio generale).
Inchiesta di Reggio Emilia, no a processi sommari contro comunità e famiglie affidatarie
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Roma, 28 giugno 2019
"Apprendiamo dalla stampa", dichiara Liviana Marelli, responsabile Infanzia, adolescenza e famiglie del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), "quanto sta avvenendo in riferimento alla vicenda che coinvolge diversi minorenni e le loro famiglie e che ha comportato numerosi arresti a carico del sindaco di Bibbiano (RE) e di professionisti e operatori collegati all'organizzazione Hansel e Gretel. Siamo certamente allarmati di fronte a quanto finora emerso dalle stampa e laddove siano stati commessi abusi e reati quali quelli contestati, i responsabili devono risponderne. Nessuna difesa per coloro che avrebbero operato a danno dei bambini e dei ragazzi negando diritti e rispetto per ogni minorenne e per ogni famiglia. La presenza di una indagine giudiziaria chiede, però, a tutti di sospendere il giudizio nell'attesa degli esiti dell'attività dei preposti organi inquirenti."
"Ciò che ci preme sottolineare", continua Marelli, "è che questa vicenda non sia utilizzata come un'ulteriore occasione per infangare il lavoro costante, quotidiano di molte comunità e di tante famiglie affidatarie che con passione, responsabilità e competenza accolgono e accompagnano bambini e ragazzi verso un futuro possibile e nel loro superiore interesse. Occorre, quindi, evitare improprie generalizzazioni e strumentalizzazioni facendo di tutta l'erba un fascio."
"Il sistema della tutela, dell'accoglienza e dell'accompagnamento dei minorenni e delle loro famiglie – con particolare riferimento alle situazioni di vulnerabilità e fragilità –", conclude Marelli, "richiede senza dubbio politiche chiare, continuative e capaci di sostenere le competenze genitoriali e prevenire l'allontanamento dei bambini e dei ragazzi dalle famiglie d'origine e contestualmente garantire la buona qualità dell'accoglienza ben utilizzando le procedure e le modalità di verifica e controllo già normativamente previste."
Seminario - “L’APPROCCIO DI RETE NEL CONTRASTO ALLA VIOLENZA ALLE DONNE. Dalla formazione regionale ad uno sguardo europeo”
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13 giugno 2019 - Royal Hotel Carlton Via Montebello, 8 Bologna
Fin dalle Linee di indirizzo regionali per l’accoglienza di donne vittime della violenza di genere del 2013, la Regione ha individuato nella formazione un asse di lavoro essenziale per creare una buona rete di servizi, operatori qualificati e per migliorare le prestazioni rese alle donne vittime di violenza.
Il Piano regionale ne ha ribadito l’importanza e ha posto come obiettivo prioritario triennale il consolidamento delle attività di formazione per le figure professionali coinvolte nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne.
Costruiamo insieme comunità accoglienti
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Intervista a Roberto Zanoli presidente dell’Associazione di coordinamento regionale delle comunità di tipo familiare dell’Emilia Romagna per una riflessione sulle dichiarazioni di Salvini in tema di accoglienza.
“Quando ho letto le parole di Salvini sono rimasto allibito e ferito. Queste frasi non sembrano voler sollevare una domanda e andare a trovare nuove e migliori soluzioni, che ci sono sempre. Sembrano creare l’ennesimo fronte del nemico” È Roberto Zanoli presidente dell’Associazione di coordinamento regionale delle comunità di tipo familiare dell’Emilia Romagna, che reagisce a quanto ha sentito.
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, all’inizio di aprile, ha infatti affermato: «Sulla famiglia ci sono due temi sui quali sarò particolarmente attento: case famiglia ed adozioni”. Riferendosi alle case famiglia, Salvini ha poi aggiunto che “sono tante, troppe le segnalazioni che mi arrivano da mamme e da papà ai quali sono stati sottratti figlie e figli, con motivi da approfondire. È un business da centinaia di milioni di euro… Su tantissime case famiglia che fanno il loro lavoro, ci sono anche soggetti che tengono in ostaggio migliaia di bambini».
Corso di formazione per “ADULTI ACCOGLIENTI”
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Si svolgerà a Bologna presso la sede della Regione in via Aldo Moro, 21 sala 315/c terzo piano a partire dal 2 marzo 2019 il Corso di formazione di 27 ore per “ADULTI ACCOGLIENTI”.
Buon Natale
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“La notte dell’indifferenza, dell’arroganza, della superficialità che si esprime in un linguaggio aggressivo, a volte perfino volgare, si infittisce sempre di più”.
Inizia così, con uno stile davvero fuori dalle aspettative liriche per queste feste, l’augurio di Buon Natale di p. Giuliano Stenico.
Il presidente del Gruppo Ceis di Modena lo ha scritto, come ogni anno, a tutte le persone che fanno parte a vario titolo delle strutture e dei servizi che a Modena, Bologna e Parma operano sul territorio per e con le fragilità delle nostre città.
Giuliano è anche un amico della coop. Eorté e del Venite alla Festa e abbiamo sentito davvero vicino il tema che quest’anno propone alla riflessione natalizia.
Un tema che già da diversi mesi ha molto a cuore: l’accoglienza agli stranieri, che in Italia cercano rifugio o passaggio, per ricostruirsi la propria vita.
Un tema che è la figura di qualcosa di più ampio che sta accadendo in Italia...